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UNA GIORNATA AL MASO @visitsouthtyrol

02/11/2017

La mia fantastica esperienza (seppur breve) in un maso alla scoperta di un’eccellenza del Sudtirol

L’eccellenza enogastronomica di cui sto parlando è il latte qualità Alto Adige. Ve ne ho già parlato qui ma vorrei raccontarvi qualcosa in più e soprattutto qualche chicca.

Io, insieme a Monica, Adele e Francesca abbiamo trascorso due giorni al maso Funtnatscherhof, della famiglia Kompatscher per scoprire come funziona la produzione del latte Qualità Alto Adige.

Inizio con il dirvi che qui le mucche vivono felici e belle paciarotte. Mangiano (tantissimo!!!) fieno dei prati verdi circostanti e si fanno coccolare in tutto! <3

Dovete sapere che in Alto Adige ci sono circa 5.ooo aziende agricole distribuite fra gli 800 e i 2000 metri di altitudine; si contano più di 75.000 belle mucchine le quali producono ben 392,1 milioni di kg di latte! Tutto il latte viene raccolto una volta al giorno (la mattina verso le 9) e viene portato in una delle 9 latterie del territorio.

Le mucche vengono munte due volte al giorno, 365 giorni l’anno, non vanno mai in vacanza (nemmeno i contadini che devono vegliare su di loro).

Cosa abbiamo imparato in questi giorni? Tante cose direi, ma andiamo con ordine.

Come si prepara la Mosa Latte, zuppa dolce tipica di queste terre?

Ci sono tantissime versioni per realizzare la famigerata Mosa ma io vi racconto quella che ci ha insegnato Paula.

MOSA LATTE

Per prima cosa mettere a bollire in una padella di ferro 1 litro e mezzo di latte; quando bolle salare leggermente e versare poco per volta 4 cucchiai di farina bianca.

Cuocere il tutto per 20 – 25 minuti lasciando formare una leggera crosticina sul fondo che però non deve bruciare.

A questo punto si fa raffreddare, nel mentre si mette a sciogliere almeno (e dico almeno!) 50 g di burro che poi verrà versato sulla superficie della mosa insieme alla cannella e a tre cucchiai di zucchero.

Per tradizione la mosa si mangia dalla padella, ogni commensale ha il suo cucchiaio e “scava” la propria parte di mosa facendo un buchino sempre più grande.

Paula ci ha super viziato e ci ha fatto assaggiare il suo sciroppo di ribes rosso da mettere ogni tanto nel buchino realizzato della mosa.

Provate a farla una volta a casa, vedrete che buona!

Come si fa il burro fatto in casa?

Il secondo giorno di visita Paula ci ha insegnato a fare il burro fatto in casa.

Si parte da 500 ml di panna per ottenere più o meno 160/170 grammi di burro.

Paula ci ha consigliato di usare un barattolo con il tappo ma si può usare tranquillamente uno sbattitore elettrico o una planetaria.

Dovete sbattere energicamente la panna (fredda di frigorifero) per 5/6 minuti fino a che vedrete la massa grassa (burro) separarsi dal liquido (latticello).

Qui avevamo una piccola aiutante!

Dopo aver separato il latticello dal burro, si mette quest’ultimo in uno stampo (quello che preferite), si schiaccia e si livella bene in modo tale che fuoriesca tutto il latticello. Il burro fatto in casa sarebbe meglio conservarlo in frigorifero non più di 7 giorni.

Come fare lo yogurt fatto in casa?

Ma non è finita qui.. abbiamo fatto anche lo yogurt con il latte appena munto!

Essendo latte appena munto (latte del Maso e delle mucchine belle a cui io personalmente ho dato da mangiare) Paula l’ha fatto bollire e poi l’ha portato a 45 gradi.

Partendo da uno yogurt preesistente (potete usare tranquillamente uno yogurt bianco che avete già a casa) Paula ha messo un cucchiaio di yogurt in un litro di latte.

Ha mescolato bene e ha poi suddiviso il litro di latte in tanti vasetti di vetro.

Ha avvolto tutto con un asciugamano e ha fatto riposare per 4/5 ore. Passato questo tempo lo yogurt è pronto per essere messo al fresco.

Anche qui, la conservazione dello yogurt fatto in casa non supera i 10 giorni.

Ma al maso abbiamo anche imparato a fare i veri Canederli (di cui vi ho parlato qui) e a fare il vero Strudel di mele!

Per la ricetta dello strudel vi rimando al blog di Monica che ve l’ha spiegato alla perfezione  🙂

Le giornate al maso son terminate in un battere di ciglia, vi posso però dare un consiglio?

Fate una bella vacanza in Sudtirol, magari in un maso, respirate aria pulita e lustratevi gli occhi con i panorama mozzafiato, ne vale davvero la pena.

Io ho passato due giorni al maso di Paula e della sua famiglia, si chiama maso Funtnatscherhof, qui gentilezza, disponibilità, serenità e sorrisi sono di casa!

Post in collaborazione con @visitsouthtyrol

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