Come sapete all’inizio di giugno sono stata in Umbria con il mio baby per un tour alla scoperta di questa meravigliosa regione che non conoscevo. Sono stati 7 giorni all’insegna di paesi bellissimi e caratteristici, cultura, religione e buon cibo.
Tour in Umbria: i borghi più suggestivi
Il nostro tour di 7 giorni in auto in giro per l’ Umbria è partito da Perugia, per poi proseguire verso Gubbio e Assisi. Abbiamo poi visitato il paesino di Spello, una vera chicca, Todi, Spoleto e in ultimo abbiamo visitato le cascate delle Marmore e le Fonti del Clitumno.
La partenza da Perugia
Un’intera giornata dedicata alla visita del centro storico di Perugia con le sue incantevoli piazzette, le viuzze strette e tortuose. Da visitare il Duomo, il Palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore. La cattedrale di San Lorenzo (il Duomo) è il principale edificio religioso di Perugia: la chiesa odierna, inizialmente chiamata Cattedrale di San Lorenzo, risale ad un progetto del 1300 di Fra Bevignate.
L’edificio venne iniziato nel 1345 e completata nel 1490. La cattedrale di Perugia ha la fiancata laterale rivolta verso la piazza principale della città, affacciata sulla Fontana Maggiore e sul Palazzo dei Priori.
Un buon punto di partenza per una visita del cuore medievale della città è il “percorso meccanizzato” fatto di scale mobili che partono da piazza dei Partigiani per poi addentrarsi nelle viscere della Rocca Paolina e finire nella centrale piazza Italia.
Cena e pernottamento presso la Locanda Stella, leggermente fuori da Perugia ma consigliatissima per l’insolita gentilezza dei proprietari che coccolano i propri ospiti con delle attenzioni che ormai non sono più all’ordine del giorno. Cena memorabile nella fantastica e fresca terrazza!
Gubbio: il paese di Don Matteo
Il secondo paesino dell’Umbria che abbiamo visitato è stato Gubbio; una testimonianza eccellente dell’epoca medievale famosa soprattutto per i suoi palazzi. Cominciamo il nostro tour eugubino dal Duomo, chiesa maggiore di Gubbio e tesoro d’arte.
Entrate al suo interno per ammirare le opere dei maggiori artisti eugubini del Cinquecento e i due organi della stessa epoca ivi custoditi. La scenografica e panoramica piazza Grande ospita anche Palazzo dei Consoli, simbolo della città, realizzato in stile gotico a testimoniare l’importanza di Gubbio in epoca medievale.
Al suo interno ospita il museo comunale, il “campanone” e le sette “Tavole Eugubine”, il più importante documento per la storia dei popoli italici, datate fra il III e il II secolo a.C.
Di fronte al Duomo sorge il Palazzo Ducale, eretto nel secondo Quattrocento per volontà del Duca Federico di Montefeltro, di cui si può ammirare lo studiolo (copia fedele dell’originale esposto al Metropolitan Museum di New York) oltre a uno splendido cortile interno composto da una serie di archi a tutto sesto sorretti da colonne e capitelli decorati.
Degna di nota la Casa di S. Ubaldo, antica casa torre dove abitava il Santo patrono di Gubbio che risale a un periodo compreso fra il Due e Trecento, come testimoniano alcune tracce di decorazioni murali originali contenute all’interno. il Palazzo dei Consoli con la sua bellissima scala sospesa “a ventaglio”, il Duomo e Palazzo Ducale. Per un tour virtuale consiglio di dare un’occhiata alla mappa interattiva realizzata dal Comune di Gubbio
Spello: il paese dei terrazzi fioriti
Il paesino dell’ Umbria che mi è piaciuto di più è stato Spello. Spello è conosciuta soprattutto per le magnifiche Infiorate, composizioni floreali create ogni anno in occasione del Corpus Domini. Dei quadri di petali e fiori che sono delle vere e proprie opere d’arte, realizzate da artisti e abitanti del borgo, in collaborazione con i tanti turisti che si recano a Spello per partecipare a questo evento unico e ammirare quadri e decorazioni floreali.
Abbiamo parcheggiato in un parcheggio appena fuori la città e abbiamo proseguito a piedi. Il borgo è ancora cinto dalle Mura Romane ben conservate, nelle quali si aprono tre porte: sulla Via Roma, la Porta Urbica e, sulla Piazza del Mercato, la grandiosa Porta Consolare, del I sec. a. Cristo. La terza porta, chiamata Porta Venere, presenta due belle torri a base dodecagonale, le caratteristiche Torri di Properzio.
Da visitare anche la Chiesa di Santa Maria Maggiore, con la famosa Cappella Baglioni con il pavimento maiolicato di Deruta e gli affreschi del Pinturicchio che sono considerati la sua migliore produzione ed il suo autoritratto.
Il nostro tour prosegue con la chiesa di S. Andrea, edificata nel 1258 e sede di una comunità di Frati minori fondata da Andrea Caccioli, seguace di San Francesco e la chiesa di S. Lorenzo che presenta una facciata veramente suggestiva, con loggia del XII secolo, rosoni del XVI ed elementi decorativi del VIII.
Assisi e S.Francesco
Ci sembra d’obbligo cominciare il nostro tour dalla magnifica Basilica di San Francesco, costruita nell’XIII secolo e composta da due parti talmente diverse da essere complementari, la Chiesa Inferiore e la Chiesa Superiore. Varcate le belle porte di quercia scolpite da Niccolò da Gubbio ed entrate nella Chiesa Inferiore; proseguendo in fondo alla navata potrete ammirare la cappella di Santa Caterina, costruita dal famoso cardinale Albornoz, che vi è sepolto.
Ammirate le meravigliose cappelle laterali dipinte da artisti del calibro di Giovanni da Cosma e Taddeo Gaddi, così come la volta della navata che è una vera e propria opera d’arte con affreschi ad opera di diversi artisti tra cui Simone Martini, Giotto e la sua scuola.
In fondo alla navata ecco l’altare maggiore, eretto in corrispondenza della tomba di San Francesco, sopra il quale troneggiano quattro grandi affreschi in cui Giotto ha glorificato le tre virtù fondamentali della Regola francescana: Povertà, Obbedienza e Castità. Dalla Chiesa Inferiore si può scendere alla cripta nella quale riposa la salma del Santo.
Proseguendo per Via San Francesco raggiungerete la medievale Piazza del Comune attorno a cui spicca il Tempio di Minerva, risalente al I secolo a.C., un vero gioiello d’arte antica. Per percorrere le orme del Santo, uscite dalla piazza e scendete subito a destra vi trovate davanti alla Chiesa Nuova, realizzata nel ‘600 sulla casa natale di S. Francesco. Costeggiando la chiesa si arriva all’Oratorio di S. Francesco Piccolino, nel quale secondo la leggenda nacque il Santo.
Percorso Corso Mazzini vi trovate in Piazza S. Chiara, dominata dall’omonima Basilica. All’interno della Basilica di S. Chiara, potete ammirare i resti della Santa e il bellissimo crocifisso ligneo che, sempre secondo la leggenda, parlò a S. Francesco.
Non dimenticate di fare tappa alla Cattedrale di S. Rufino, vescovo, martire e patrono di Assisi. L’interno della chiesa, cinquecentesco, custodisce una cisterna romana, la fonte battesimale al quale furono battezzati Francesco e Chiara, e la meravigliosa cripta della Basilica Ugoniana che risale al XII secolo.
Nella parte bassa della città di Assisi dovete visitare la Basilica di Santa maria degli Angeli che custodisce al suo interno la Porziuncola. Per volere del Papa san Pio V (1566-1572), al fine di custodire le cappelle della Porziuncola, del Transito e del Roseto e altri luoghi resi sacri dalla memoria di san Francesco, e accogliere i tanti pellegrini che da ogni luogo si recano a visitarli, tra il 1569 e il 1679 viene edificata la grande Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Ad Assisi c’è anche tanto altro da vedere, girovagando per le sue strade tutte in salita. Uniche cose da dire: state attenti alle migliaia di persone che si accalcano nella cittadina, alle tonnellate di souvenir che cercheranno di vendervi e soprattutto state attenti alle trappole dei ristoranti per turisti (noi siamo stati poco attenti!)
Abbiamo dormito in un posto molto carino che si chiama Case Brizzi, gentilissimi i proprietari, buona la colazione ma state attenti, il parcheggio che vi offrono SI PAGA.
Spoleto: città meravigliosa nel cuore dell’ Umbria
Abbiamo incominciato il nostro itinerario alla scoperta di Spoleto dalla maestosa Rocca Albornoziana, che domina la città. Illustre testimonianza della presenza dei papi e dei governatori a Spoleto la Rocca, delimitata da un alto sistema di mura perimetrali alternate da sei torri squadrate, è infatti il simbolo della città e si divide in due aree distinte: il Cortile d’onore, con il Museo nazionale del Ducato e uno spazio polivalente per mostre, concerti e convegni, e il Cortile delle armi, con un teatro all’aperto.
Se non soffrite di vertigini, potete visitare il Ponte delle Torri che unisce la Rocca e il Monteluco. Questo ponte è impressionante e unico nel suo genere: lungo 230 metri e alto 82, pare sia stato eretto tra il Duecento e il secolo successivo, dopo il saccheggio di Spoleto da parte del Barbarossa.
Scendendo dalla Rocca Albornoziana, da vedere assolutamente il Teatro Romano (I sec. d.C.) che viene ancora utilizzato per spettacoli e rappresentazioni varie. Noi abbiamo pernottato li vicino all’hotel dei Duchi.
La Piazza del Duomo di Spoleto è a dir poco meravigliosa; la Cattedrale di Santa Maria Assunta, raro esempio di sintesi dell’architettura romanica, che ospita affreschi del Pinturicchio e di Filippo Lippi, e la bella Casa Romana attribuita alla madre dell’imperatore Vespasiano Polla.
Il piccolo borgo medievale dell’Umbria: Todi
Todi è una cittadina medievale dell’ Umbria di una bellezza ed eleganza unica, che sorge in cima ad una collina a dominare l’incantevole valle del Tevere. Situata a pochi chilometri da Perugia e Orvieto, la cittadina è circoscritta tra tre cerchia di mura (etrusche, romane e medievali) che racchiudono innumerevoli tesori.
Il borgo vecchio è incantevole con le sue stradine strette e tortuose, gli angoli da cartolina, la Piazza del Popolo con i suoi antichi edifici pubblici, il Duomo con la sua bella facciata romanica che sorge in cima ad una lunga scalinata e il Tempio di Santa Maria della Consolazione situato all’esterno delle mura ed eseguito su disegno – ma non c’è alcuna prova – di Bramante.
La sontuosità dell’Umbria: Orvieto
Orvieto, una delle città più antiche di Italia e dell’ Umbria deve le sue origini alla civiltà etrusca: i primi insediamenti risalgono al IX° secolo a.C. e si localizzarono all’interno delle grotte tufacee ricavate nel massiccio su cui sorge attualmente la cittadina umbra.
Sebbene la fama di Orvieto sia profondamente intrecciata con quella del suo magnificente duomo, la città offre numerosi spunti e itinerari storico-artistici, proprio in virtù delle sue antiche origini. Arroccata su di una rupe tufacea, inoltre, Orvieto offre scorsi panoramici davvero splendidi.
Prima cosa da visitare è sicuramente lo splendido Duomo di Orvieto, un variopinto esempio di architettura romanico-gotica, ricchissimo di opere d’arte, che custodisce al suo interno il Sacro Corporale.
Iniziato nel 1290, fu poi continuato da Lorenzo Maitani, al quale si deve in particolare la mirabile facciata con i suoi eccezionali bassorilievi; l’elegante fronte, largo 40 metri ed alto 52 m, è impreziosito da mosaici e dal rosone di Andrea Orcagna. L’interno del Duomo è ornato di importanti opere, tra le quali i celebri affreschi di Luca Signorelli e il Reliquiario del Corporale.
Sicuramente immergersi nell’atmosfera senza tempo della Città Sotterranea che fu interamente ricavata dalle cavità scavate dagli abitanti nel corso dei secoli, ricca di pozzi e grotte. Il più famoso è probabilmente il Pozzo di San Patrizio, accanto ai giardini comunali che si trovano all’interno della Fortezza dell’Albornoz.
Le sue dimensioni sono impressionanti: profondo 62 metri, ha un diametro di 13,5 metri. Tutt’attorno si snodano due scale a chiocciola elicoidali che non si incontrano mai; le due scalinate, composte da 248 gradini ognuna, ricevono luce da 72 finestre creando un’atmosfera surreale.
Umbria in 7 giorni: le fonti del Clitumno e le cascate delle Marmore
Se fate un giro in Umbria sono assolutamente da visitare Le Fonti del Clitunno: esse si estendono su una superficie di quasi 10.000 mq lungo la via Flaminia fra Spoleto e Foligno, nel comune di Campello sul Clitunno.
Le fonti del Clitunno
Il loro aspetto suggestivo, con il laghetto popolato di nasturzi acquatici, nontiscordardimé della palude, cigni e anatre, e con la miriade di colori dei salici e dei pioppi cipressini che si riflettono nel limpido specchio d’acqua, ispirò fin dall’antichità pittori, poeti e scrittori, come Plinio il Giovane, Virgilio, Corot, Byron e Giosuè Carducci, il quale le consacrò nella sua celebre ode.
Le Fonti del Clitunno sono alimentate da sorgenti sotterranee che sgorgano da fenditure nella roccia che con la loro copiosità anticamente formavano un fiume navigabile fino a Roma, lungo le cui sponde sorgevano sacelli, ville e terme.
Considerate sacre dai Romani che qui venivano a consultare l’oracolo del dio Clitunno e a svolgere riti religiosi, come testimonia la presenza più a valle del Tempietto di Clitunno (poi trasformato in una chiesetta paleocristiana dedicata a S. Salvatore che conserva antichi affreschi).
La visita di questo luogo incantato nel cuore dell’ Umbria è breve, ma costituisce una tappa piacevole e rilassante in quello che può essere anche considerato un parco storico e letterario; nelle vicinanze è inoltre presente un ristorante dove è possibile degustare prodotti tipici della cucina umbra.
Le Cascate delle Marmore
La Cascata delle Marmore è una della cascate più famose d’Italia e soprattutto dell’ Umbria. Si trova nella Valnerina, a poca distanza dalla città di Terni, nel meraviglioso Parco Naturale della Cascata delle Marmore.
Se passate nelle vicinanze di Terni la Cascata è uno dei luoghi obbligatori da visitare: la sua bellezza ha affascinato nel corso dei secoli poeti e scrittori, e continua ad affascinare ogni anno migliaia di turisti che decidono di visitarla.
La Cascata delle Marmore è considerata una delle più alte d’Europa: il dislivello complessivo tra la cima e la base è di 165 metri, suddiviso in tre salti che le donano lo spettacolare aspetto attuale. La Cascata è formata dal fiume Velino, che si getta nel fiume Nera fluendo dal vicino lago di Piediluco.
Il nome Marmore deriva dai peculiari sali di carbonato di calcio che si sedimentano sulle rocce della montagna, il cui riflesso della luce del sole li fa assomigliare a cristalli di marmo bianco. Marmore è anche il nome del vicino paese medievale, uno dei borghi più belli della Valnerina assieme a Piediluco e Arrone.
È bene fare attenzione agli orari di visita della Cascata, infatti non è sempre possibile vederla nella sua piena forma, dato che le acque della cascata vengono utilizzate per la produzione di energia idroelettrica. Il rilascio delle acque viene controllato regolarmente, viene aperto in determinati orari e bastano pochi minuti per far sì che la portata della acque giunga al suo massimo.
La prima cosa da sapere è che si può accedere alla Cascata da due diversi punti: il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore. Il Belvedere Superiore è posizionato in un punto sopraelevato e vi permette una vista completa del primo salto della Cascata, mentre il Belvedere Inferiore vi offre una prospettiva dalla parte bassa del Parco, ma che vi consente di vedere totalmente tutta la struttura e la maestosità della Cascata.
È possibile muoversi tra i due punti attraverso un percorso panoramico, e incontrare tutti i posti più suggestivi, come il Balcone degli Innamorati, uno dei luoghi preferiti dalle coppie di fidanzati, e la Specola, un loggiato costruito dal papa Pio VI nel 1781.
Il biglietto per visitare e fare il percorso costa 10€.
Cascata delle Marmore
Belvedere inferiore P.le Felice Fatati, 6 – Terni
Belvedere superiore Voc. Cascata, 30 – Terni
Tel: +39 0744 62982 – Email: info@marmorefalls.it
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